Qualche giorno fa, nel nuovo libro di un noto scrittore, ho letto la frase “Se ti infastidisce, è perché gli piaci”. Questo era quanto diceva una madre alla figlia, riferendosi alle attenzioni di un compagno di classe “molesto”. Avevo già in mente da diverso tempo di parlare di “Per sempre”, ma questa frase mi ha spinto a farlo prima possibile.

Uscito nel marzo 2020 per Tunuè, “Per sempre” è un graphic novel rivolto a tutte le persone che sono, o sono state, adolescenti. Letto su consiglio di una collega, già dalle primissime pagine il mio pensiero è stato: “perché non l’avete scritto quindici anni fa?”

A COME AMORE

L’amore è il primo e più importante tema di questo libro, che grazie al connubio di testo ed immagine affronta questo argomento in modo delicato ma profondo. Non è però l’unico tema trattato: si parla di amicizia, del corpo -e di corpi-, e del coraggio di essere chi siamo.

Viola è una ragazza che si appresta a trascorrere le vacanze estive con famiglia ed amiche nel prestigioso villaggio turistico “Punta del sole”. Il villaggio ricorda vagamente il sud dell’Italia, mentre la famiglia di Viola sembra provenire da una classica city frenetica e industrializzata. Siamo negli anni ‘90. Il libro si apre con uno scorcio del diario segreto della ragazza: Viola non appartiene al canone comune dell’adolescente media, e soffre per la sua diversità. Inizia la vacanza tra bagni in mare e pettegolezzi con le amiche.

Dal confronto con l’amica Valeria -invischiata in una relazione apparentemente scintillante quanto tossica-, Viola scrive una personale lista di “Appunti per una definizione di amore”:

1. Appartenere all’altro

2. Dura tutta la vita (o non si era innamorati)

3 Sintomo inequivocabile: Gelosia

4 Non si possono amare due persone contemporaneamente

CONTRORA ED EPIFANIE

Durante un momento quasi magico della giornata, la “controra”, avvengono degli incontri speciali. Quella fase del primo pomeriggio durante la quale è impensabile uscire per il caldo, rappresenta un momento epifanico per la protagonista, quasi una sospensione di tempo, spazio e convenzioni.

“Solo in questo tempo sospeso riesco a stare bene. Qui, mentre inspiro dalle narici l’odore del mare e quello della vernice, non sento il dovere di riempire l’aria di parole, mi sento in pace con me stessa”.

“Per sempre”, p. 101

Le prime a mettere in discussione il mondo di Viola sono due signore di mezza età “chiacchierate” in tutto il villaggio vacanze perché lesbiche e “leggere”.

Lilli e Paola, prima studiate con sospetto, poi diventate sue amiche, le parlano di un sentimento di rispetto che non può prescindere dall’amore verso di sé; un bene non sempre privo di sofferenza, ma necessariamente orientato alla comune felicità.

“Per sempre”, A. Petricelli, S. Riccardi, Tunuè, p.102

Il secondo incontro fondamentale della vacanza è Ireneo, un ragazzo originario del luogo e molto diverso dagli amici di Viola: legato alle tradizioni familiari, ama la natura e vorrebbe seguire le orme di suo padre diventando pescatore. Testardo e dolcissimo, non teme il giudizio altrui. Ireneo appresenta quella parte incontaminata ed un po’ selvaggia del nostro essere. I due iniziano a conoscersi e confidarsi mentre verniciano insieme una barca – il cui nome è proprio Controra- finendo per innamorarsi. Viola scopre così un diverso tipo di amore, un sentimento diverso da quello che ha sperimentato fino ad ora:

“Forse l’amore è proprio questa cosa qui che succede a noi mentre tutti gli altri dormono. Questa cosa che mi fa sentire come espansa, più lunga, più larga, più forte. Che mi fa scoprire quale strumento formidabile sia il corpo, che mi fa fare pace con esso”

“Per sempre”, pp. 130-131

CONTRO-NARRAZIONI

“Per sempre” è un libro che si inserisce a pieno diritto nelle “contro-narrazioni”, una nicchia di racconti e suggestioni che propongono immaginari che vadano oltre quelli comunemente noti. Un libro fondamentale per le ragazze ed i ragazzi di oggi ma anche di ieri. Leggendolo mi sono interrogata molto se, avendolo avuto tra le mani una quindicina di anni fa, le mie scelte sarebbero state diverse.

“Per sempre”, A. Petricelli, S. Riccardi, Tunuè, p. 65

Una letteratura che prenda le distanze dal modello relazionale disneyano, dal modello di corpo perfetto in stile Mattel e dalla presunta normalità social a cui siamo abituate, è oggi più che mai fondamentale (soprattutto nella scuola, per mettere le basi di una cittadinanza attiva e paritaria). Abbiamo bisogno di nuove narrazioni, più inclusive, più realistiche, nelle quali riconoscerci nella nostra diversità. Di un immaginario aperto, all’interno del quale c’è posto per le storie di tutte e di tutti.

“Per sempre”, è una di queste narrazioni.

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