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Le Paralimpiadi
Spesso fantastichiamo sui supereroi, autentici beniamini cinematografici e non della nostra epoca. Eppure, se ci guardiamo intorno con attenzione, ci renderemo conto che in realtà di supereroi siamo circondati anche nella realtà e ogni quattro anni ci pensano le Paralimpiadi a ricordarcelo.
I protagonisti delle Paralimpiadi sono atleti straordinari, individui messi a dura prova dalla vita e in grado di reagire con forza e determinazione, sfidando i proprio limiti e dimostrando a se stessi e al mondo che no, non esiste la parola impossibile.
Persone con alle spalle storie incredibili e di fronte un cammino in ascesa, esempi viventi di quanto profondamente la volontà possa fare la differenza. Autori di record e di performance da brivido, che potremo ammirare a Tokyo durante le Paralimpiadi 2021, in programma da martedì 24 agosto a domenica 5 settembre.
Se ancora oggi la disabilità viene a volte guardata con pietà e considerata un limite invalidante e quasi impossibile da superare, i Giochi Paralimpici stanno lì a dimostrarci come invece gli ostacoli che la vita ci mette davanti non necessariamente devono bloccarci ma possono essere lo stimolo a stringere i denti e trovare il modo di rialzarsi e ricominciare a combattere.
E gli atleti paralimpici, infatti, stanno dando un forte impulso nella considerazione comune riguardo alla disabilità, insegnando che un handicap non è necessariamente un limite invalicabile.
Le origini
Alle origini delle Paralimpiadi c’è un nome, quello di Ludwig Guttman. È lui, neurochirurgo polacco rifugiato nel Regno Unito, a intuire che lo sport possa rivelarsi uno strumento fondamentale nella riabilitazione non solo fisica ma anche psicologica e sociale delle persone affette da disabilità e menomazioni.
Guttman aveva iniziato a sperimentare questa idea con i veterani della Seconda Guerra Mondiale che avevano riportato gravi ferite nel conflitto, organizzando per loro nel 1948 i Giochi di Stoke Mandeville: proprio queste competizioni erano l’ancora inconsapevole ossatura delle future Paralimpiadi.
Il passo successivo, decisivo, coinvolge anche l’Italia: è il medico Antonio Maglio, infatti, a suggerire nel 1960 di disputare i giochi di Stoke Mandeville a Roma, la città che avrebbe ospitato proprio quell’anno le Olimpiadi. È l’inizio del percorso che porterà alla nascita delle Paralimpiadi propriamente dette.
A partire dal 1976 all’edizione estiva si aggiunge quella invernale, con le prime Paralimpiadi invernali disputate in Svezia. Negli anni i Giochi Paralimpici sono cresciuti, aggiungendo discipline, frantumando record e fungendo sempre più da esempio per tutti i bambini affetti da disabilità di ogni tipo, che scoprono proprio attraverso le imprese dei loro beniamini che anche loro possono avere una carriera più che spettacolare nel mondo dello sport.
![Paralimpiadi 2021](https://extrawonders.it/wp-content/uploads/2021/08/2.png)
Il documentario Netflix
La storia delle Paralimpiadi è stata egregiamente riassunta nel 2020 da Netflix, che ha realizzato un documentario appassionante ed esaustivo mirato a raccontare non solo il percorso dello sport paralimpico ma anche alcuni dei suoi protagonisti, i moderni supereroi di cui abbiamo parlato anche noi.
Rising Phoenix, questo il titolo scelto per il film, vede tra i protagonisti anche l’italiana Beatrice Vio, famosissima schermitrice pluriamputata in seguito a una meningite. Ad accompagnarla in questo viaggio tra i campioni ci sono anche altri atleti provenienti da tutto il mondo: Ellie Cole, Tatyana McFadden, Jean-Baptiste Alaize così come è presente Eva Loeffler, la figlia di Ludwig Guttman.
Rising Phoenix è una visione perfetta per prepararsi alle Paralimpiadi 2021 di Tokyo, comprendendo più da vicino un movimento in crescita che ha importanti ripercussioni sulla vita di tutti i giorni e su come la quotidianità e la collettività percepiscono la disabilità e si pongono nei suoi confronti.
Le storie
Così come abbiamo ricordato in occasione delle Olimpiadi 2021, anche per le Paralimpiadi vale lo stesso discorso: i record e i primati sono legati a doppio filo con le persone, i protagonisti e le loro storie.
E nel caso delle Paralimpiadi si tratta sempre di storie intense, vivide, sfaccettate e ricche di emozioni.
E in questa edizione di storie ne avremo parecchie di approfondire, anche per quanto riguarda l’Italia: quella 2021, infatti, sarà una Paralimpiade da record per il nostro Paese. A partire dalla delegazione, che conta ben 113 atleti, impegnati in 16 delle 22 discipline previste dal programma dei Giochi. I nostri saranno impegnati in atletica, badminton, canoa, canottaggio, ciclismo, equitazione, judo, nuoto, scherma, sitting volley, tennis tavolo, sollevamento pesi, taekwondo, tiro a segno, tiro con l’arco, triathlon. A guidarli, i due portabandiera: la già citatata Beatrice Vio e Federico Morlacchi.
Si tratta della delegazione più ampia di sempre, con un ulteriore record in tasca: per la prima volta il numero delle atlete supera quello degli atleti e di ben 10 unità (61 donne e 51 uomini). E ancora: la spedizione a Tokyo segnerà la partecipazione della prima paratleta italiana transgender. Si tratta di Valentina Petrillo, che competerà nell’atletica leggera ipovedenti.
Insomma, ci saranno emozioni, storie, primati e soprattutto grande sport. Appuntamento alle Paralimpiadi 2021!
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15 thoughts on “Paralimpiadi 2021 – I supereroi esistono e non hanno limiti”
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