Sono tornati gli anni 50-60-70-80 e 90.
L’unica differenza rispetto agli altri revival è che sono tornati tutti insieme.

Hai qualcosa che avevi dimenticato in fondo all’armadio? No problem, ora puoi indossarlo di nuovo e sicuramente inventerai un modo per abbinarlo e renderlo ancora attuale.

In questi ultimi anni il vintage ha avuto un vero e proprio boom, sia per ragioni legate alla pandemia, e quindi alla necessità per alcuni di risparmiare, sia per motivazioni collegate all’attenzione per il clima, e quindi ad una nuova sensibilità contro lo spreco di risorse.

Facciamo un passo indietro: il termine Vintage deriva dal francese Vendenge e significa “vendemmia”, questa parola viene utilizzata per indicare i vini d’annata di pregio. Da qui è stato esteso ai capi di abbigliamento e agli oggetti che abbiamo almeno 20 anni di età, andando più indietro nel tempo dal 1920 al 1990 circa, e che siano così particolari e di qualità essere diventati di culto e ricercati.

Riuso, o second hand, definisce invece più genericamente un oggetto, o un capo di abbigliamento usato, non più nuovo con etichetta come appena comprato.

Qualcuno l’ha definita “operazione nostalgia” perché va a pescare in periodi particolarmente spensierati, pop e innovativi come gli anni 80 e 90, per chi li ha vissuti. Per i ragazzi più giovani invece, fare un tuffo in quegli anni costituisce una curiosa attrazione in grado di offrire autenticità e originalità.

Moda

Lo stile vintage ha influenzato moltissimo la moda attuale ed ha ispirato tutte le collezioni, sia l’alta moda che la fast fashion, con il ritorno prepotente di capi di abbigliamento, accessori, colori, tessuti e materiali di epoche precedenti.

L’effetto è ridondante, estremo e stratificato in un mix&match originale e personalizzato ed i grandi nomi del settore hanno abbracciato questo trend con entusiasmo e originalità, andando anche a cercare negli archivi dei propri atelier per inventare o reinventare linee e modelli.

E così assistiamo alla rinascita di pantaloni a zampa, bomber, zeppe, capi tricot, marsupi, spalline, occhiali fascianti, pantaloni a vita alta. Tutto nuovo ma con forme, colori e tessuti ispirati agli anni passati: colori cangianti, velluto, vinile, acetato.

Fa un po’ effetto vedere noi nostalgici degli anni 80-90 adorare gli stessi articoli che portano le ragazze ed i ragazzi di oggi: t-shirt con i grandi film cult dell’epoca come IT, Never Ending Story , Shining e Ritorno al futuro. Si tratta di un grande flashback operato dai guru delle moda.

Una ventata di aria nuova (o vecchia?) anche per i brand storici di quegli anni: Polaroid, Invicta, Fila, RayBan, Montclear, Dr. Martens che hanno attinto a piene mani da questi spunti vintage, reinventando modelli classici in chiave moderna.

Make Up

Anche nel Make Up e nel look possiamo vedere il ritorno di colori audaci come il viola ed il rosa nelle loro mille sfaccettature.

Nei tagli di capelli passiamo dal mullet, il taglio corto davanti e lungo dietro lanciato da David Bowie negli anni 80; alla frangetta, più lunga o più corta, che ha attraversato numerosi decenni, in mille interpretazioni passando da Biancaneve a Valentina di Crepax.

Re incontrastato della cosmesi è l’eye-liner: per realizzare dalla semplice linea, più o meno spessa, a complicati grafismi contemporanei. Con lui attraversiamo tutta la storia partendo da Cleopatra, passando per gli anni 20 e 30, poi 50 e 60 fino ai giorni nostri.

Grande ritorno, con la spinta di essere più ecosostenibili, naturali, con confezioni piccole e plastic free, stanno avendo le saponette. Quelle che la nonna metteva nella biancheria per profumarla ma più innovative e performanti.

Proprio nel 2021 uno dei profumi più iconici del pianeta, Chanel N°5, compirà cento anni. Nato dal gusto di Madame Coco’ che scelse la boccetta numero 5, tra i diversi campioni preparati per la sua richiesta di un profumo “elaborato e diverso dal solito”. Come narra la leggenda, Marilyn Monroe dichiarò di indossare solo questo profumo prima di andare a letto. E fu subito mito.

Musica

Il panorama musicale ha attinto a piene mani alla fonte della nostalgia, del resto moda e musica vanno a braccetto insieme, ed ha rispolverato tutta una serie di sonorità elettroniche e pop stile ’80 e ‘90.

Due successi del momento che hanno girato tutte le radio? “Toy Boy” brano di Colapesce e  Dimartino insieme ad una splendida Ornella Vanoni, che nel video indossa una sensualissima veletta nera in uno sfondo di palme finte che più tropical non si può.

L’inedito trio Fedez – Achille Lauro – Orietta Berti con “Mille”, con un video ambientato in una villa stile Hollywood anni 60 – 70. Qui troviamo Orietta Berti sfavilllante, vera regina dell’estate, tra i due cavalieri Fedez e Lauro, che di moda e tendenze se ne intendono. Loro le fanno aria con ventagli di piume, vintage naturalmente!

App

Vogliamo dimenticarci del mondo digitale? Non sia mai ed allora, ecco qua le app svuota- armadio e scambio- ecologico per eccellenza: Vinted, marketplace e community on line, non ha costi di commissione per chi vende; Depop è usata anche dalle celebrities ma può vendere chiunque; Subito e Ebay dove trovare anche altri oggetti di seconda mano. E poi, da non dimenticare, Facebook Marketplace che coniuga socialità e scambio, tutto insieme.

Vinokilo – Tappa a Bologna

Per gli amanti dei mercatini dell’usato

Sebbene non sia una grande amante del vintage, devo confessarlo, ho avuto modo di visitare l’evento itinerante Vinokilo nella sua tappa di Bologna, insieme ad una cara amica.

Vinokilo nasce nel 2016 da un’idea di un imprenditore tedesco, Robin Balser, per favorire il riutilizzo dei vestiti, lo scambio e ridurre quindi l’impatto ambientale dell’abbigliamento sul pianeta. Come rendere il tutto divertente? Vendendo un tanto al kilo. Vinokilo appunto!

I capi che scegli vengono pesati e si paga in base al loro peso: un tot al kilo. Per essere ancora più green e diffondere la cultura del riciclo, è anche possibile portare i propri vestiti usati che verranno valutati in base a peso e qualità per ottenere uno sconto da applicare sul nuovo shopping.

Ma un kilo a quanto corrisponde? Più o meno ad un outfit completo: un jeans ed una t-shirt o un pantalone con una camicia. I maglioni pesano un po’ di più, le magliette sono più leggere.

I capi sono divisi per categoria e per colore, il che rende la visione d’insieme molto piacevole ed organizzata. Ci sono dei camerini, spartani ma funzionali, per provare gli indumenti e vi è, inoltre, la possibilità di pesare i capi prima di arrivare alla cassa, in modo da verificare l’importo del bottino. 

Io purtroppo non ho trovato nulla per me, mentre la mia amica ha comprato un vestito in stile giapponese molto carino. Si possono infatti anche trovare capi provenienti da altri paesi, visto il respiro internazionale del progetto.

E se non riesci ad andare, puoi scegliere ed acquistare anche on line.

Insomma, chi più vintage ha, più ne metta!

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