E’ possibile parlare di empowerment con un libro sul Natale? La risposta è: assolutamente sì! Oggi vi parlo di un albo illustrato edito da Salani, “La piccola slitta rossa”. Un libro perfetto per chi ama le atmosfere del periodo natalizio e le storie che scaldano il cuore, grazie anche alle bellissime illustrazioni di Elizaveta Tretyakova.

Un testo pensato per bambine e bambini, ma la cui lettura farà bene anche ai più grandi.

Protagonista della storia è proprio una slitta rossa. La nostra amica Slitta è giovane, ma ha un grande sogno: vorrebbe diventare la slitta ufficiale di Babbo Natale, e volare con lui per consegnare i doni a bambine e bambini di tutto il mondo.

Nessuno, nel negozio di giocattoli, crede in lei: così piccola e fragile, non può riuscire in una simile impresa! Eppure, Slitta sente dentro di sé che può farcela, e decide di partire alla volta del Grande Nord. Così tutti vedranno “di che legno è fatta!”

La strada per il Polo Nord è lunga e tortuosa, ma ecco che alcuni amici le vengono in aiuto per darle supporto e calore. Il primo incontro di Piccola Slitta è un gentilissimo Treno, che la aiuterà a viaggiare più velocemente e concedersi un po’ di riposo. Slitta ne ammira la grandezza e la velocità, e si rammarica di essere ancora così piccola. Ma ecco che il treno le mostra la prima lezione del suo viaggio:

Non sono stato sempre così grande né così veloce”, disse il Treno. “Quando ho iniziato avevo solo due carrozze, ho dovuto lavorare su e giù per questi binari per molto tempo prima che me ne aggiungessero un’altra. Poi ne ho guadagnata una quarta e una quinta e così via”.

Oh, non vedo l’ora di crescere anche io”, disse Slitta.

Treno rise. “Abbi pazienza, Piccola Slitta. La vita ti dà una carrozza per volta”.

Non passa molto tempo che Slitta conosce un nuovo amico, un Furgone giallo diretto al Grande Nord con un carico di alberi. Ancora una volta, Slitta ne ammira la bravura nel correre sulle strade ghiacciate. Ed è a questo punto che, mentre è cullata dall’odore degli abeti, Furgone giallo le rivela un segreto:

C’è stato un tempo in cui nessuno pensava che potessi riuscire a guidare così velocemente. Poi un inverno ho portato su al Nord un carico di alberi. Erano ancora pochi. Ma la volta dopo ne ho caricati di più, sempre di più. La mia vita è cresciuta un albero alla volta”

Trovare la nostra missione

L’incontro con i due amici rende Slitta di buon umore, ma la mattina della Vigilia di Natale realizza che non riuscirà davvero a raggiungere il Grande Nord. Inizia perciò a scoraggiarsi, e pensare che gli altri giocattoli del negozio avessero ragione: e se non riuscisse mai a realizzare il suo sogno? E se non potesse essere la slitta del Grande Uomo, cos’altro potrebbe mai fare?

E’ qui che avviene l’imprevisto: una bambina incontra Piccola Slitta, e la rende protagonista dei suoi giochi. Trascorrono ore felici e dorate, piene di sorrisi, divertimento, e qualche volo sulla collina piena di neve. Slitta si sente felicissima, fino a quando cade nello sconforto per non aver raggiunto il Polo Nord.

Tuttavia, la mattina di Natale Slitta trova un biglietto firmato da Babbo Natale in persona. Ci pensa il Grande Uomo a confidarle la lezione più importante: nessuna sfida è impossibile finché abbiamo fiducia e rimaniamo fedeli a noi stessi. Anche quando la meta ci appare diversa da come l’avevamo immaginata, dobbiamo continuare a credere nel viaggio.

“Cara Piccola Slitta Rossa,

Il Natale è il momento del dono. Ogni anno consegno tesori ai bambini di tutto il mondo sperando di portare loro gioia. Ma a volte, persino io ho bisogno di un piccolo aiuto. Ieri hai regalato la gioia del Natale a tanti bambini. Ti ringrazio con tutto il cuore! Li hai resi tutti molto felici, e lo hai fatto semplicemente essendo te stessa. Tu sei davvero una slitta molto speciale”.

Una favola moderna

“La piccola slitta rossa” è una vera e propria favola. Dell’antico racconto popolare presenta infatti molte caratteristiche: Slitta è un’eroina che intraprende un viaggio per mettere alla prova se stessa. Durante il suo percorso incontra molte difficoltà che la portano a scoraggiarsi, ma alcuni aiutanti sono al suo fianco per supportarla. Alla fine dell’avventura, Piccola Slitta è diversa da quando è partita, è cresciuta. Ha acquisito una nuova consapevolezza, e raggiunto un grande obiettivo. Quanto alla morale tipica delle favole, non si tratta di una logica riduttiva alla “se puoi sognarlo, puoi farlo”, quanto di un invito all’auto consapevolezza. Preoccupati dal raggiungimento dell’obiettivo, impazienti di bruciare le tappe, spesso ci dimentichiamo di “goderci il viaggio”. Ma è proprio così, attraversando ogni istante bello o brutto che sia, che aggiungiamo valore alla nostra strada.

Come diceva una vecchia canzone ricca di saggezza: “per fare un tavolo, ci vuole un fiore”.

La Piccola Slitta Rossa lo ha capito:

“Lei avrebbe costruito la sua vita diffondendo felicità, un bambino alla volta”.

E noi? Come arricchiremo il nostro Viaggio?

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