L’editoria per l’infanzia sta aprendo sempre più le porte a prodotti letterari di qualità, caratterizzati da una maggiore attenzione alle tematiche della parità di genere. Ormai sono moltissimi i libri di narrativa che rispondono a questo bisogno culturale, ed oggi voglio parlarvi de “Il mio super eserciziario femminista” edito da Settenove.

Si tratta, come si può immaginare dal titolo, di un testo un po’ diverso dai più conosciuti albi illustrati o romanzi: “Il mio super eserciziario femminista” è un libro operativo dedicato a bambine e bambini a partire dagli otto anni. L’autrice Claire Cantais è una scrittrice ed illustratrice francese per l’infanzia, mentre per Settenove il libro è stato tradotto da Guia Risari, filosofa e traduttrice italiana.

Sfogliamolo insieme

L’eserciziario è composto da 56 pagine di giochi, spunti ed attività. Già dalla copertina si evincono i due intenti del libro: il font del titolo richiama qualcosa di leggero e divertente, la presenza contemporanea di due bambini di sesso diverso ci fa capire sia l’età che l’assenza di un genere specifico di riferimento. Inoltre ribadisce il concetto che le tematiche femministe non riguardano solo le persone di genere femminile, ma tutta la comunità. Anche il colore di fondo, il rosso, libera la mente dal binarismo legato ai colori solitamente associati al genere.

Le danze si aprono subito con un bel labirinto da risolvere, ma in questo libro anche la situazione più semplice è connotata eticamente: vediamo infatti Nina correre in soccorso del suo amico Felix – e non viceversa – che è rimasto intrappolato dal drago del Castello. Può sembrare una scelta come un’altra, ma certamente accogliere un immaginario più paritario fin dalle prime pagine ha il suo peso.

La fantasia di bambine e bambini è stimolata in molti modi, dalla riscrittura di una fiaba usando lo stile dei librogame, alla libera associazione di pensiero. Il tutto tenendo sempre presenti tante delle tematiche femministe, dall’importanza di una divisione equa del carico di lavoro domestico all’autodeterminazione.

Nelle 56 pagine dell’eserciziario si susseguono svariate attività da fare, dall’unire i puntini a colorare e ritagliare. I toni del testo sono sempre molto leggeri nonostante le tematiche impegnate, e le grafiche sono allegre e colorate.

Alcuni spunti sono un po’ più complessi di altri, e possono richiedere la solidarietà dell’adulto per sciogliere i nodi più ardui; ad ogni modo una fruizione condivisa di questo testo mi sembra quella più adatta, date le molte domande e riflessioni che l’eserciziario innesca. Oltre all’ambito familiare, è particolarmente adatto anche ad un contesto scolastico, proponendo attività facilmente ricollegabili con molte materie.

Il gioco è una cosa seria

Anche per le case editrici più attente, il passo dal libro per l’infanzia alla para letteratura è coraggioso quanto necessario; sappiamo bene infatti che i pregiudizi sono veicolati da tutta la cultura di massa, anche da quella teoricamente più innocua. Allo stesso tempo, sappiamo che il gioco è qualcosa di fondamentale per le bambine e dei bambini: giocando impariamo a emulare e quindi a conoscere il mondo. Le complessità del vivere adulto penetrano nelle più piccole e nei più piccoli veicolate anche dai giochi e da come vengono pensati e proposti dagli adulti. La strada è lunga verso la parità di genere, e le scelte etiche e politiche complesse e piene di sfaccettature, perciò siamo felici di vedere una sempre maggiore attenzione a costruire un mondo più giusto.

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