Nel 2023, la casa editrice Settenove ha compiuto dieci anni, primo traguardo a doppia cifra di un percorso di libri, persone e relazioni. Tante sono state le iniziative dedicate a questa importante ricorrenza. Oggi vi parliamo del progetto “I Rifugi”, partito ad ottobre nelle librerie italiane in collaborazione con Percorso donna e Emme promozione.

SETTENOVE

Facciamo un passo indietro. Nel 2013, la casa editrice Settenove nasce come primo progetto editoriale dedicato interamente ai temi della prevenzione della discriminazione e violenza di genere, con particolare attenzione all’infanzia e adolescenza. Fin dalla scelta del nome si intuisce il valore politico che viene dato alla linea editoriale; il 1979 è infatti l’anno in cui le Nazioni Unite adottano la convenzione CEDAW, che per la prima volta individua nello stereotipo di genere il seme della violenza.

Su questa linea si è articolato un lungo percorso, che ha dato una nuova semantica alla parola “rete”: da metafora di prigionia a intreccio di relazioni.

Tanti registri narrativi, dall’albo illustrato al saggio specialistico, quante sono le opportunità di raggiungere un numero sempre più alto di persone e coinvolgerle in modo attivo nell’impegno verso la costruzione di una società femminista: più equa nei diritti, senza disparità di potere dettate dal genere, consapevole del contributo delle donne nell’evoluzione dell’umanità, e del contributo che ogni persona può dare, grazie alla propria unicità e anche in virtù del proprio genere.

L’INCONTRO CON PERCORSO DONNA APS

Percorso Donna ​è un’Associazione di promozione sociale nata a Pesaro nel febbraio del 2009. Il progetto nasce da un’idea di quattro avvocate spinte dalla volontà di far emergere, contrastare e prevenire la violenza di genere.

Nel 2013 la Aps incontra Settenove “come un affluente che arriva al fiume ed unisce le acque”, dando luogo ad una collaborazione fatta di progetti, proposte, arricchimento reciproco.

Ad oggi sono impegnati nell’Associazione cinquantaquattro donne e uomini, che offrono volontariato all’interno del Centro antiviolenza e testimoniano l’urgenza di una rivoluzione culturale.

NASCONO LE “LIBRERIE RIFUGIO”

Nell’ottobre 2023, è partito un percorso di formazione dedicato alle librerie italiane sui temi della discriminazione e della violenza di genere. E’ nato così un vero e proprio circuito. Ma cosa significa per una libreria essere un “rifugio”? Prima di tutto si tratta di una responsabilità civile e culturale, oltre che della scelta di una proposta bibliografica da adottare.

Le librerie diventano così dei rifugi, presidi culturali e sociali, per una cultura della libertà e dell’autodeterminazione, in cui sentirsi a proprio agio, dove trovare competenza, comprensione e supporto (…) La collaborazione con i Centri antiviolenza e le case rifugio conferma, ancora una volta, l’importanza della cooperazione e dell’agire insieme per una società equa nei diritti, e il contributo importante che «la rete» ha apportato al percorso della casa editrice.

Dal Sito dell’ed. Settenove https://www.settenove.it/i-rifugi

La formazione ha visto come docenti psicologhe, avvocate e professioniste sui temi della discriminazione e della violenza di genere. La parte didattica ha avuto un respiro ampio, ed ha abbracciato tutti gli ambiti della quotidianità.

Un secondo momento formativo, è stato dedicato al “cosa fare se…” . Libraie e librai non si sostituiscono ai centri antiviolenza né alle ed ai professionisti che vi operano, ma diventano tramite prezioso fra chi chiede aiuto e chi è in grado di fornirlo. Le librerie si dotano di strumenti pratici ed emotivi per garantire un primissimo supporto (anche solo informativo). In questo, un grande strumento è la proposta bibliografica. Nelle librerie rifugio si possono trovare testi più o meno specifici sulla violenza di genere, dalla prima infanzia alla saggistica, che possono essere consultati, acquistati e visionati da chi lo desidera. Onere ed onore di libraie e librai è quello di poter consigliare con competenza ed empatia questi libri.

FACCIAMO RUMORE

Non è un segreto, anche se paradossalmente si cerca da più parti di smentirlo, che quella in cui viviamo sia una società patriarcale. Gran parte delle storture economiche, di genere, perfino ambientali con cui ci confrontiamo quotidianamente, provengono da qui. Il patriarcato fa parte della nostra rete neurale, vive nei nostri gesti. Ecco perché questa battaglia è ardua: abbiamo interiorizzato a livello sociale e personale una struttura, decostruirla è un processo difficile quanto necessario. E’ fondamentale che i luoghi come le librerie, le biblioteche, le scuole e le altre agenzie culturali dei territori siano pronte ad accogliere la complessità, dotandosi di strumenti specifici di approfondimento e riflessione.

Possiamo contribuire in tantissimi modi a questa battaglia culturale; scegliendo con cura le fonti su cui informarci, impegnandoci a divulgare e condividere le iniziative, facendo volontariato, mettendo il nostro tempo a disposizione, mettendo in discussione.
Sono gesti che sembrano davvero piccoli, ma proprio in questi passi risiede la potenza e l’importanza del fare rete.

Per chi volesse approfondire il Progetto, sul sito della casa editrice si trovano tutte le informazioni, oltre ad una mappa delle librerie italiane che hanno aderito al progetto.

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