Il rossetto rosso è un simbolo di autodeterminazione, empowerment e femminilità. Metti il fuoco sulle tue labbra e diventa protagonista.

Nei secoli, è stato vietato e riscoperto numerose volte e la pandemia ci ha impedito di indossarlo ma il suo successo non è tramontato.

Perfetto nelle feste ed ogni momento della giornata, parla senza avere voce e comunica con la sua sola presenza: basta veramente un filo di rossetto rosso per sentirsi più belle.

Un po’ di storia

Il rosso è il primo colore percepito dall’occhio umano e fa parte di ognuno di noi essendo il colore del sangue.

Cosmetica Italia, l’associazione nazionale di imprese cosmetiche, racconta che nel 2021 rispetto al 2020 c’è stato un aumento delle vendite di rossetti e gloss del 12% in più.

Si tratta del lipstick index, così definito da Leonard Lauder, presidente del brand Estée Lauder, che nel 2001, dopo il crollo delle torri gemelle, notò come, in periodi di crisi, aumentassero le vendite dei prodotti di bellezza e del rossetto in particolare.

Sebbene si possa pensare che sia un prodotto figlio della modernità e della rivoluzione industriale, in realtà le origini del rossetto si perdono veramente nella notte dei tempi.

Si hanno prove dell’esistenza di una pasta di colore rosso nel 3500 a.C. in Mesopotamia e nel 2800 a.C. tra i Sumeri. Passando poi attraverso gli antichi Egizi, Cleopatra amava portarlo, gli antichi Romani, molto in voga tra le donne di ogni ceto sociale, e gli antichi Greci, dove era riservato solo alle prostitute che lo usavano per identificarsi.

Iniziò così la stigmatizzazione del rossetto rosso, che dal IX al XIV secolo venne chiamato “purpurrissimum” e fu proibito perché ritenuto demoniaco.

Bisogna aspettare il regno di Elisabetta I d’Inghilterra, siamo nella seconda metà del 1500, per riportarlo in auge sia in pubblico che in privato.

Tendenza che durerà fino al Settecento quando la nobiltà francese lo utilizzava come simbolo di aristocrazia, ma già nell’Ottocento, con il regno di Vittoria, regina del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda, il rossetto fu bandito in quanto portarlo era considerato espressione di maleducazione.

Dobbiamo arrivare fino ai primi del Novecento per assistere alla creazione da parte di Roger&Gallet, nel 1910, del primo rossetto commerciale, seguito poco dopo nel 1912 da quello di Elizabeth Arden che lo trasformò in uno strumento femminista, scendendo in strada con le suffraggette nella marcia sulla Fifth Avenue a New York e distribuendo rossetti rossi alle donne presenti.

Da allora, il rossetto rosso si è trasformato in un potente alleato per i movimenti femministi e, addirittura dal 1941 e per tutta la durata della guerra, il rossetto rosso divenne obbligatorio per tutte le soldatesse americane.

Si tratta di un simbolo di ribellione, indipendenza, forza e audacia. Tutto in uno stick!

Trova qualcuno che ti rovini il rossetto, non il mascara.
(Marilyn Monroe)

Un rosso, tanti rossi

foto di quattro rossetti in vari colori

Il rossetto rosso per definizione ha quel bel colore rosso accesso, intenso, saturo tipico di certe macchine da corsa per interderci, ed è sicuramente il più celebrato e venduto. Oltre a questo, esistono tantissime tonalità di rosso, perfettamente adattabili al tipo di carnagione e al desiderio del momento.

Molteplici sono anche le texture con le quali giocare e sperimentare: lucida, opaca, semi matt, metalizzata, laccata, glossy.

Per le gradazioni (su Wikipedia se ne contano una trentina), che si sono evolute seguendo l’alternarsi delle mode negli anni, si può scegliere tra molteplici varianti di rosso: rosso mattone, adatto anche per il giorno ed occasioni più informali; rosso ciliegia, audace e fresco ; rosso aranciato, perfetto per l’estate; rosso borgogna, sofisticato e consigliato per l’autunno-inverno; rosso scuro, elegante e conturbante allo stesso tempo, indicato anche per uno stile più rock o dark.

Foto di Anastasiya Lobanovskaya

C’è una sfumatura di rosso per ogni donna.
(Audrey Hepburn)

Rossetto rosso e Star

Cantanti, attrici, vip, principesse hanno osato osare nell’arco delle loro carriere e vite.

Per alcune il rossetto rosso è stato solo una scelta tra le tante disponibili (la Regina Elisabetta preferiva il rosa accesso), per altre il rossetto rosso è diventato un vessillo inconfondibile ed iconico. Il rappresentante unico, o quasi, della loro straripante personalità e bellezza.

Marilyn Monroe è stata la prima a portare sempre e solamente il rossetto rosso, poi abbiamo Elizabeth Taylor, Rita Hayworth, Audrey Hepburn, Sophia Loren tra le grandi dive del cinema.

Più recentemente, Monica Bellucci (testimonial di Dolce & Gabbana), Angelina Jolie, Tina Turner, Gwen Stefani, Christina Aguilera, Dita Von Teese, Iris Apfel che sono sempre impeccabili con il loro rossetto rosso.

Natalie Portman, testimonial di Rouge Dior Forever Stick, ha dichiarato: “Quando indosso questo rossetto mi sento una versione più forte e audace di me stessa. Ce l’ho sempre in borsetta. È la mia arma segreta.”

Fondamentale, per un effetto ancora più scenografico, avere un incarnato levigato e luminoso, eyeliner nero d’ordinanza e ciglia infinite, concesse anche finte.

Piccolo consiglio: per evitare sbavature, usare sempre la matita per labbra a colore prima di stendere il rossetto.

Se poi riuscite ad abbinate lo smalto per le unghie al rossetto rosso, siete pronte per il red carpet.

Sono uscita dal grembo materno agitando il rossetto rosso.
(Rose McGowan)

Rosso e moda

Il rosso è sempre stato protagonista della moda ma c’è uno stilista in particolare che ne ha fatto il suo colore di bandiera, dandogli addirittura il suo nome: il Rosso Valentino.

Si caratterizza per una tonalità molto accesa, intensa e brillante leggermente aranciata ma non troppo che per lo stilista incarna perfettamente lo spirito della sua donna ideale: una donna meravigliosa, eroica che si distingue dalle altre per eleganza, raffinatezza e vitalità.

Alcune di queste creazioni sono state poi raccolte in un prezioso libro che comprende ben 180 abiti realizzati nell’iconico colore della maison di alta moda.

Valentino Garavani venne ispirato nella creazione di questo colore da una donna vista tra il pubblico durante uno spettacolo al Teatro dell’Opera di Barcellona quando era solo uno studente di moda: questa donna indossava un vestito rosso e, naturalmente, non passò inosservata.

Per Valentino il rosso è un colore neutro, al pari di bianco e nero, ed il suo è di una tonalità che sembra stare bene con qualsiasi incarnato.

Un simbolo di vita, di amore ed energia che riversa nelle sue collezioni e che celebra la divinità della donna.

Ora è il momento di festeggiare!

Io credo che il rossetto rosso sia divisivo: o lo si ama o lo si odia. Difficile avere mezze misure perché, citando un maestro del colore come Kandinsky, “Il colore è un potere che influenza direttamente l’anima” ed il rosso è un colore con una storia lunghissima e dalla forte valenza simbolica.

A volte possiamo essere spaventate da questo potere, a volte possiamo non volerlo o pensare, giustamente, di non doverlo mostrare e men che mai attraverso un rossetto. E va benissimo così.

Vi faccio però un invito: mettete il rossetto che volete o non mettetelo, mettete il vestito con le paillettes o il pigiama e festeggiate come volete ma festeggiate.

Brindo con voi, brindo a voi ed alla vita.

Tantissimi Auguri!

Foto di Polina Tankilevitch

In copertina: foto di Adrienne Andersen

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